La sera è calata , e non rimane altro che guardare le stelle , troppo poche per illuminare gli occhi .
È affacciata a questo cielo che interpello ogni mio limite , ogni mia diversità , ogni mio spazio ancora non colorato .
Cerco presenze che non si possono rincorrere , trovo assenze che non si possono nominare .
Rigetto tutto dal cuore perché voglio nutrirlo solo di positività , dov’è ? La chiamo .
Fuoriesce un canto che non sa di che parlare ; una musica che vorrebbe ascoltare più che essere ascoltata .
Divergenze di stati d’anomo più o meno irrilevanti , hanno il potere d’abbassare ogni sorriso , dov’è ? Lo chiamo .
Frane di emozioni che arrivano fino al vuoto di certe giornate ; cercano di colmarle .
Giocano sarcasticamente i miei pensieri , non mi prendono sul serio , non sanno quello che invece il cuore sà . Cosa sà ? Glielo chiedo .
Roventi sfoghi mancati , disarmanti gesti ricordati .
Cerco di spostare una stella per farmi un po più di spazio in questo cielo . Quanto ne ho ? Chissà se mi verrà detto .
Rannicchiata assopisco ogni atto .
Perseverante , colgo l’attesa come un occasione per non dimenticare nulla , ricordando , minuto dopo minuto , ogni cosa .
Vivo di queste .
Sogno di queste .
Darei non so quanto , per queste .
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