Si aprono gli occhi e si guarda il soffitto , è sempre stato bianco , oggi si vede grigio .
Il rumore degli autobus fuori sembra voler far alzare chiunque , chissà se lui starà dormendo ; lui che vive le notti , per suo dovere , e che di riflesso le rende speciali a lei .
“È così difficile guardare fuori sapendo che tanto non ci sarà il suo volto a salutarmi” , urlava di petto .
Era tutto difficile senza la guida della sua presenza , della sua risonante voce , dell’intero suo essere .
Così difficile , senza però smettere di volerlo , senza smettere di sperare ancora un pò , senza smettere di guardare i suoi ricordi .
Rabbia verso sè stessa che se ne va , ci voleva solo lo scorrere di quel tempo .
Rimane solo quel grigio nostalgico di quella presenza rubata al suo cuore , sempre da quel puntuale tempo .
Forse sta per uscire il sole , si può posare una mano sul balcone affinché possa scaldarsi ; che quel barlume di calore possa arrivare a quel gelo che siede nelle labbra .
Non basta , ci vuole lui , ci vuole assolutamente lui .
In attesa che il tempo le restituisca ciò che le ha rubato , i capelli si sciolgono assieme ai loro nodi ed il cuore riprende il suo battito , affinché venga riascoltato .
Cuore che vuol fungere da calamita , cuore che ha sete e fame .
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💕⚘
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Un abbraccio Paola, buona giornata..
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Anche a te🌹
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Bellissimo post stupendo brano. È la suoneria del mio cellulare.
Ciao
Vicky
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