I miei capelli s’attorcigliavano tra le dita, i ricordi li facevano roteare così velocemente.
Davanti a quel sole; mi stava salutando pure lui, mi stava scaldando con i suoi ultimi raggi.
Ma, in fondo, trovavo la cura, a quel l’imminente buio, nel rivivere tra le onde i nostri sorrisi, rimasti lì, a specchiarsi nell’acqua.
Rimasti lì, ancora a guardarsi ed a prendersi un po in giro, isolati da tutto, al centro del mondo.
Fissavo quel gabbiano che fino a prima indicavamo con le nostra dita, incrociate, una sopra l’altra.
Abbassavo gli occhi e poi, poi la sabbia scriveva da sola con le sue conchiglie il nome di tutti i nostri abbracci.
Quei tipi di abbracci che rappresentano l’intero oltre che c’è e che si vive.
Ecco, proprio così, sospirando al mare, ti ho pensato, ed ancora ora penso a come è uguale all’amore che c’è, immenso.
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Bellissima
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Grazie davvero
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